Allevamento Scottish Fold: una scelta importante

Dove trovare il tuo cucciolo dalle orecchie piegate? Ecco come prendere una decisione importante: consigli per capire se l’allevamento Scottish Fold che hai scelto è proprio quello giusto

Cerchi un buon allevamento Scottish Fold dove acquistare il tuo futuro nuovo amico peloso e non sai a chi rivolgerti?

Non sono molto numerosi gli allevamenti di gatti Scottish Fold in Italia, come del resto nemmeno in Europa. La maggior parte degli allevamenti dei famosi cuccioli con le orecchie basse è situata negli Stati Uniti.

È  davvero importante, in fase decisionale, prendere in esame più di un allevamento Scottish Fold, non fermandosi solamente al prezzo.

Dal momento che la razza in passato ha avuto problemi genetici, bisogna ponderare con molta attenzione la scelta del nostro nuovo amico, avendo cura di osservare bene in particolar modo lo stato di salute di zampe e coda, come spiegato nella pagina che parla dei cuccioli.

Un allevatore serio saprà essere esaustivo rispondendo ad ogni nostro dubbio o quesito, dal momento che lo stato di salute futuro del cucciolo sarà anche una delle sue priorità.

Si interesserà inoltre alla nuova potenziale famiglia del gattino, ponendo a sua volta delle domande e cercando di capire se l’acquirente ha tutte le carte in regola per prendersene cura al meglio. Ricorda che un esemplare di questa razza non va preso prima dei due mesi di vita.

Se non sei del tutto convinto, visita un eventuale successivo allevamento, in modo da capire il perché dei tuoi dubbi e da poter valutare con più consapevolezza.

Gatto Scottish Fold: prezzo e allevamenti in Italia

Il prezzo di un gatto Scottish Fold può variare all’incirca tra le 500 e le 900 euro. Cifre molto al di sotto di queste possono dare adito a ragionevoli dubbi, quindi è bene verificare attentamente per non ritrovarsi ad aver acquistato un gattino in scarse condizioni di salute o senza Pedigree.

Quest’ultimo non è decisivo nel determinare il prezzo del cucciolo ma è un certificato di assoluta importanza, garanzia di ottime condizioni dello stato di salute del cucciolo oltreché della sua provenienza.

Di seguito un elenco di alcuni  famosi allevamenti Scottish Fold presenti sul territorio Italiano:

Per maggiori informazioni ed indirizzi puoi consultare il seguente sito: gattiditalia.net.

4 pensieri riguardo “Allevamento Scottish Fold: una scelta importante

  • 14 gennaio 2018 in 22:58
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    Buonasera ! Ci piacerebbe prendere proprio un gattino così come avete nella foto . Aspettiamo le foto ?

    Risposta
    • 21 gennaio 2018 in 12:04
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      Salve Kristina, mi fa molto piacere che abbia apprezzato la foto del micio. Io non possiedo un allevamento, ma nel post ho messo i link ad alcuni dei migliori in Italia. Ci sono riferimenti ad allevamenti di gatti Scottish Fold seri, affidabili e approvati dal WCf. Spero che tramite i nostri suggerimenti lei riesca a trovare il cucciolo ideale! Un saluto e ci faccia sapere.

      Risposta
  • 15 marzo 2020 in 11:29
    Permalink

    GIANdice:
    15 Marzo 2020 en 11:10
    Bellissimi gli Scottish Fold e con un carattere meraviglioso, ma hanno una controindicazione molto forte di cui nessun sito purtroppo parla: la predisposizione al calice-virus, un virus di origine genetica che può aggredire gli esemplari di questa razza anche da molto giovani e che richiede cure lunghe, impegnative, difficili e anche molto costose. Parlo per esperienza personale. ho acquistato un esemplare da un allevamento abruzzese presente anche sui social e ben pubblicizzato. Quando il gattino aveva un anno e mezzo si è manifestato il primo sintomo del calice-virus: una colatura di muco dalla bocca. Scambiato per un’infiammazione gengivale è apparentemente regredito con un’iniezione di cortisone. Dopo qualche settimana il problema si è ripresentato e gli esami hanno rivelato la presenza del calice-virus. altre iniezioni di cortisone e antibiotico. Niente, dopo poche settimane riecco la colatura di muco dalla bocca. Proviamo con la ciclosporina il farmato anti-rigetto per trapiantati di organi. Il farmaco veterinario costa oltre 100 euro per una boccettina di 17 ml e quindi opto per la preparazione galenica che riduce il problema del 30 per cento. Passiamo all’interferone: quello felino ha un costo folle, di 300-400 euro a confezione per poche somministrazioni. Proviamo con quello umano ma sembra non avere effetto. La veterinaria a quel punto mi prospetta la possibilità di un intervento chirurgico di estrazione di almeno parte dei denti: curiosamente l’estrazione sembra calmare gli effetti disastrosi di questo virus genetico di risposta antigenica. Una cosa un po’ complessa da spiegare qui: dopo molte esistazioni e consulto di altri 5 veterinari mi convinco a procedere all’operazione: la veterinaria-dentista molto correttamente mi spiega che il gatto è così affetto dal virus che anche l’estrazione dei denti, di tutti i denti, potrebbe non bastare e che anche dopo l’estrazione dei denti si prospettano lunghi mesi di ciclosporina e probabilmente iniezioni di interferone felino nelle gengive e uso di laser per curare le piaghe nella bocca. Ed ora a due giorni dall’intervento il gatto ha di nuovo la colatura di muco e saliva dalla bocca…

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    • 20 marzo 2020 in 14:53
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      Salve Gianpiero. Il Calicivirus (FCV) Felino purtroppo non riguarda soltanto i nostri amici Scottish, ma può colpire qualsiasi razza, anche semplicemente venendo a contatto con un gatto o un oggetto infetto. Per quello che ne so, tra i vaccini obbligatori c’è anche quello per questa malattia, da fare tra le sette e le nove settimane di età. Il suo micio era stato vaccinato?

      Risposta

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